ORLANDO IN PURGATORIO

ORLANDO IN PURGATORIO

“Tre anni fa ricevetti una telefonata dalla Francia dal professore Carlo Ossola, docente di letteratura italiana al College de France. Mi chiedeva di leggere alcuni canti del Purgatorio di Dante all’ inaugurazione dei corsi, diceva che negli ultimi tempi, Dante era stato troppo santificato, andava riportato sulla terra, umanizzato. Comprensibile panico da parte mia, balbettai qualche scusa, presi tempo. Un anno dopo lo richiamai, mi sentivo pronto per affrontare uno degli esami più importanti della mia carriera. Da lì sono partito per un viaggio affascinante e misterioso, in quello che Lutero chiamava il terzo luogo. Abbiamo flebili tracce del Purgatorio nelle sacre scritture. Lo si può considerare una geniale invenzione nostra: della chiesa di Roma. Da un lato è stato una micidiale arma di controllo politico, allungare la giurisdizione della chiesa non solo sui vivi ma anche sui morti. D’altro canto, una magnifica forma di consolazione, di vicinanza tra i vivi e i morti. La morte non azzerava tutto, i vivi potevano per la prima volta non solo pregare i morti, ma anche pregare per i morti. Nel Purgatorio, Dante indaga questo universo sospeso tra la purezza e malvagità, ci parla delle anime non completamente buone e non completamente cattive: in poche parole di tutti noi”.

Silvio Orlando

 

 

Pejman Tadayon

Musicista, compositore e pittore di origine persiana, Pejman Tadayon è considerato uno dei massimi esperti di musica persiana e sufi in italia. Nasce a Esfahan (Iran) nel 1977. Nel 2005 si trasferisce a Roma, dove collabora con il gruppo di musica tradizionale persiana Sarawan – Tamburi d’Iran. 

tratto dal Purgatorio di Dante Alighieri

con

Silvio Orlando

Maria Laura Rondanini

regia

Silvio Orlando

musiche eseguite dal vivo 

Pejman Tadayon

produzione

Cardellino srl